Il Comitato di Fabriano è attivo nella città da più di 100 anni. Oggi il Comitato di Fabriano opera in stretto contatto con la realtà cittadina, collaborando con Scuole ed Istituzioni, con l’obiettivo di preservare la lingua italiana e di favorire l’integrazione degli stranieri presenti in città. In particolare la Società Dante Alighieri Comitato di Fabriano svolge attività di insegnamento dell’italiano L2, da più di un decennio anche nei confronti degli immigrati adulti oltre che collaborare con le scuole di ogni ordine e grado per l’insegnamento ai minori stranieri. Da alcuni anni inoltre partecipa a progetti europei promossi dalla Regione Marche per il conseguimento di certificazioni europee che attestino la conoscenza della lingua italiana. Nel Comune di Fabriano su una popolazione di 32.035 abitanti, 3703 sono stranieri ( comunitari ed extracomunitari), con la presenza di oltre 78 etnie richiamate nella città di Fabriano in quanto essa è sede di importanti imprese e distretto industriale per la produzione degli elettrodomestici; inoltre la tradizionale attività di fabbricazione della carta, sia industriale che artigianale, legata alla peculiare lavorazione della filigrana, invenzione autoctona risalente al XIII secolo, pone Fabriano in una posizione di preminenza a livello mondiale per il settore cartario. La carta e la filigrana non sono solo un motore dell’economia, ma anche un importante veicolo di produzione culturale: ne è testimonianza il Museo della Carta, della Filigrana e della Stampa, che insieme alla Pinacoteca Civica, situata nel complesso espositivo dello Spedale del Buon Gesù, rappresenta uno dei più importanti poli museali della regione. Il centro storico della città, il cui nucleo originario risale circa al 1100, risplende dell’architettura, ecclesiastica e civile, che dal XIV al XVII secolo ha fatto di Fabriano una città d’arte; l’intensa attività pittorica tra Trecento e Quattrocento, che ha avuto come capofila Gentile da Fabriano, è testimoniata da affreschi e dipinti (Allegretto Nuzi, Antonio da Fabriano, Francesco di Gentile), mentre la città conserva capolavori dei maestri che vi approdarono nei secoli XVI e XVII (Guercino, Antonio Bellini, Orazio Gentileschi). Pregevole è l’ottocentesco Teatro Gentile, che, con i suoi requisiti di acustica e decoro, offre selezionate stagioni di opera lirica, musica sinfonica e teatro di prosa.
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Il comitato di Fabriano
Il Comitato di Fabriano è attivo nella città da più di 100 anni. Oggi il Comitato di Fabriano opera in stretto contatto con la realtà cittadina, collaborando con Scuole ed Istituzioni, con l’obiettivo di preservare la lingua italiana e di favorire l’integrazione degli stranieri presenti in città. In particolare la Società Dante Alighieri Comitato di Fabriano svolge attività di insegnamento dell’italiano L2, da più di un decennio anche nei confronti degli immigrati adulti oltre che collaborare con le scuole di ogni ordine e grado per l’insegnamento ai minori stranieri. Da alcuni anni inoltre partecipa a progetti europei promossi dalla Regione Marche per il conseguimento di certificazioni europee che attestino la conoscenza della lingua italiana. Nel Comune di Fabriano su una popolazione di 32.035 abitanti, 3703 sono stranieri ( comunitari ed extracomunitari), con la presenza di oltre 78 etnie richiamate nella città di Fabriano in quanto essa è sede di importanti imprese e distretto industriale per la produzione degli elettrodomestici; inoltre la tradizionale attività di fabbricazione della carta, sia industriale che artigianale, legata alla peculiare lavorazione della filigrana, invenzione autoctona risalente al XIII secolo, pone Fabriano in una posizione di preminenza a livello mondiale per il settore cartario.
La carta e la filigrana non sono solo un motore dell’economia, ma anche un importante veicolo di produzione culturale: ne è testimonianza il Museo della Carta, della Filigrana e della Stampa, che insieme alla Pinacoteca Civica, situata nel complesso espositivo dello Spedale del Buon Gesù, rappresenta uno dei più importanti poli museali della regione. Il centro storico della città, il cui nucleo originario risale circa al 1100, risplende dell’architettura, ecclesiastica e civile, che dal XIV al XVII secolo ha fatto di Fabriano una città d’arte; l’intensa attività pittorica tra Trecento e Quattrocento, che ha avuto come capofila Gentile da Fabriano, è testimoniata da affreschi e dipinti (Allegretto Nuzi, Antonio da Fabriano, Francesco di Gentile), mentre la città conserva capolavori dei maestri che vi approdarono nei secoli XVI e XVII (Guercino, Antonio Bellini, Orazio Gentileschi). Pregevole è l’ottocentesco Teatro Gentile, che, con i suoi requisiti di acustica e decoro, offre selezionate stagioni di opera lirica, musica sinfonica e teatro di prosa.