La Società Dante Alighieri Comitato di Fabriano, in collaborazione con il Comune di Fabriano e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e Cupramontana, ha programmato per il 27 gennaio 2014 ,“giornata della memoria”, una settimana di eventi culturali e di riflessione con il contributo e la partecipazione di molti cittadini fabrianesi.
La settimana dal 24 gennaio al 2 febbraio ha previsto diversi appuntamenti tra cui la proiezione del film “Deportati (andavano al passo e cantavano)” di Mauro Allegrini.
Il film è tratto dall’opera teatrale “L’istruttoria” di Peter Weiss ed è incentrato sulle testimonianze deposte durante il processo tenuto nel 1965 a Francoforte, in cui fu giudicata la manovalanza che collaborò con i nazisti nel campo di sterminio di Auschwitz.
La settimana si è aperta con l’inaugurazione di una mostra fotografica e pittorica rimasta aperta dal 24 al 30 gennaio presso la Nuova Galleria delle Arti in via Gioberti n° 7.
All’interno della mostra, il giorno 27 gennaio, il gruppo “Artemisia” ha letto alcuni brani sulla vita di donne ebree.
La mattina del 27 gennaio, presso la multisala Movieland, c’è stata una prima proiezione del film “Deportati (andavano al passo e cantavano)” destinata ai soli studenti delle scuole superiori mentre alle ore 21, sempre presso la multisala, il film è stato presentato alla cittadinanza.
Le proiezioni sono state ripetute nei giorni 28, 29 e 30 Gennaio alle ore 17:30 presso la Nuova Galleria delle Arti e il giovedì 30 gennaio alla Sala Avis.
Domenica 2 febbraio alle ore 15.30, presso l’Oratorio della Carità, la settimana della memoria si è conclusa con una conferenza seguita da un dibattito aperto a tutta la cittadinanza a cui sono intervenuti: Bruno Coen, presidente della Comunità Ebraica di Ancona, don Giovanni Varagona, assistente spirituale del carcere “Barcaglione” di Ancona, e il prof. Terenzio Baldoni, storico fabrianese.
In questo evento molte realtà del territorio hanno collaborato insieme per rendere un doveroso ricordo a fatti accaduti nella storia dell’umanità che non possono essere dimenticati, ma che devono invitarci ad essere sempre attenti a che tutto ciò non si verifichi mai più.
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